Diari di viaggio, immagini e racconti di avventure in Asia. Consigli ed informazioni, mappe, percorsi, cenni geografici e storico-culturali

La mia Asia


L'album fotografico di Mamilu

L' India - Bombay

Bombay

Tornavamo in Italia dalla Thailandia ed Andrea si svegliò di soprassalto al rumore dell'atterraggio sulla pista tutt'altro che soffice.

Era notte fonda a Bombay.

La Bombay del 1996

Tra i resti delle vittime degli attentati terroristici, in una ex città coloniale devastata, preda di endemici ammassi di detriti, montagne di rifiuti e rivoli di liquami. 

L'aeroporto mostrò subito nel bene e nel male tutte le caratteristiche del Paese nel quale eravamo appena arrivati.
Confusione e sporcizia e svogliati ed indolenti doganieri che su banconi enormi e sfatti aprivano interminabili file di bagagli, ispezionando con essi le vite dei viaggiatori di tutto il mondo là giunti e deliziandoli infine con complicati quanto inutili form burocratici sui quali annotare il nulla con scrupolo.

Uscimmo verso le 3 di mattina. L'aria calda ed umida ci portava odori intensi e nuovi ed il piazzale antistante l'aeroporto era semideserto.
Sbucò dal nulla uno strano individuo che ci offrì un taxi. Non v'era altro e non c'era tanto la possibilità di scegliere e ci lasciammo quindi imprudentemente accompagnare in un angolo recondito e buio del piazzale dove ci attendeva una vecchia 1.100 Fiat con autista.
Dopo pochi metri si fermò ad un distributore e ci chiesero un anticipo dell'importo pattuito per la corsa per pagare la benzina.

Gli consegnammo una banconota da 1.000 Rupee appena cambiata e loro poco dopo ci restituirono il resto di una banconota da 100. A nulla valsero i nostri tentativi e le proteste; loro avevano pronta una banconota da 100 e quella sostenevano di aver ricevuto.
Attorno a noi, tra fiochi lampioni e nel cuore di una calda ed umida notte indiana, una Bombay tutt'altro che tranquillizzante si stava mostrando. 

Ad un certo punto notammo chiaramente il gesto dell'accompagnatore che ci aveva aggangiato all'aeroporto che staccò il contatto girando la chiave al centro del cruscotto ed avvertendoci immediatamente che l'auto aveva problemi e che avremmo proseguito con un'altra auto ... pronta ad attenderci proprio là dove ci stavamo fermando a motore spento.
Capimmo immediatamente la gravità della situazione e che i due pards erano decisi ad ottenere da noi qualcosa di più del resto truffaldino della banconota da 1.000.

Andrea reagì prontamente con decisione.
Scese immediatamente dall'auto urlando, strappò letteralmente i bagagli dalle mani dei due e li buttò in mezzo alla strada semideserta, ai bordi della quale una poco rassicurante moltitudine di individui brulicava in un interminabile sequenza di sgangherate baracche ed accampamenti appoggiati sui larghi marciapiedi in stile coloniale.


Fu un attimo.
Andrea urlava strattonando i due individui e le valigie ed oramai mi stavo preparando al peggio quando improvvisamente arrivò dal nulla una sgangherata auto della polizia dalla quale scesero due alti agenti con baffi arricciati all'insù e turbante e con lunghi manganelli iniziarono immediatamente a colpire con violenza i tre individui, sibilando loro minacce ed avvertimenti.

Mentre uno degli agenti provvedeva a caricare il gruppetto di lestofanti sull'auto accuratamente ammanettati e visibilmente ammaccati, l'altro fermò un taxi vero e spiegò ad un gentilissimo e mite taxista la situazione, il quale si offrì immediatamente di portarci all'albergo.

Era il 1994 e nei giorni successivi, con quel mite taxista immediatamente assoldato, avremmo visto anche splendidi monumenti come il Gopuram.

Pochi giorni prima l'ordine pubblico di Bombay era stato turbato da violente manifestazioni con l'esplosione di alcune bombe che avevano causato numerose vittime, e sui muretti coloniali adiacenti i larghi marciapiedi era ancora possibile vedere evidenti ed inquietanti schizzi di sangue che avremmo poi potuto meglio visionare durante la successiva settimana.

Benvenuti a Bombay.

Nei giorni seguenti non accadde nulla di particolare ed avemmo la possibilità di visitare la città, i suoi mercati, i vecchi e particolari negozi del centro dove era possibile trovare antichi e rari pezzi d'antiquariato coloniale inglese assieme ad espressioni della migliore arte indiana, passeggiando tra una indescrivibile rassegna multietnica che brulicava le vie cariche di detriti,  rifiuti di ogni genere e fogne a cielo aperto e tra i quali avanzava quasi strisciando in stretti e contorti sentieri, portando cenci e povere cose tra mucche e vari animali e trascinando pacchi e carri sfatti.

Vasi di Gallè ed argenteria di Tiffany dell'800, ed antichi sitar intarsiati d'avorio.
E sui marciapiedi immondi e fitti di tende cenciose, bambini, donne e vecchi tra lebbrosi affamati e sofferenti raccontavano la loro rassegnata disperazione.

Orientamento

Mumbai sorge sulla costa centro-occidentale dell'India, di fronte al Mar Arabico. La città si è sviluppata per 160 anni in modo indipendente dal suo entroterra e tuttora appartiene ad un mondo diverso dell'enorme stato del Maharashtra a maggioranza hinduista che comprende 550 km. di costa, una parte dei Ghati occidentali ed una parte dell'altopiano di Deccan.

Il Ghati occidentale (montagna il cui nome significa gradini) si innalzano a nord di Mumbai e corrono paralleli alla costa, con un'altitudine media di 935 m; questi monti sono ammantati di foreste tropicali e temperate sempreverdi e di boschi misti con piante decidue.

Ospitano una grande ricchezza di flora e di fauna, che comprende il 28 % delle piante da fiore dell'India.
 
Mumbai è un'isola collegata alla terraferma da diversi ponti.

La zona principale della città si concentra nell'estremità meridionale dell'isola, fatta a forma di artiglio: su questa penisola a sud dell'abitato, che si chiama Colaba, gravita la maggior parte dei turisti, dato che il quartiere offre un discreto assortimento di alberghi e ristoranti, e due dei più importanti punti di riferimento della città, la Gateway of India e il Taj Mahal Hotel. Immediatamente a nord di Colaba si trova il quartiere detto Fort, dal forte inglese che un tempo vi sorgeva. Più a ovest c'è la Marine Drive, che si snoda attorno alla Back Bay e collega i grattacieli del moderno centro degli affari alla spiaggia di Chowpatty. A nord si trovano i sobborghi di Greater Mumbai, dove sono situati i due aeroporti, il Sahar International e il Santa Cruz (quest'ultimo adibito ai voli interni).

C'è anche la spiaggia a Bombay ed a volte (ma stranamente non sempre) i cittadini si riversano in folle pittoresche e completamente, rigorosamente vestite.

Uscendo dalla città ogni cosa diviene più vivibile, persino gradevole.
Il fascino dell'India affiora palpabile e consente ai bambini di sorridere pur nell'incontrastata miseria endemica.

E Mumbai è anche il kitsch da panico del cinema di Bollywood, il cricket sui maidan (le aree erbose) durante i fine settimana, il bhelpuri alla spiaggia di Chowpatty e gli bus rossi a due piani. Ma è anche contraddistinta dalle gabbie infami del quartiere a luci rosse, dalla più grande baraccopoli dell'Asia, dalle politiche autonomiste e dai potenti signori della mafia. Lo scontro tra gli aspetti che si contendono l'anima di Mumbai ha luogo sullo sfondo di un panorama urbano di gusto vittoriano, ben più simile a una prospera città industriale inglese del XIX secolo che a quanto vi aspettereste di trovare sulle sponde del Mar Arabico.

Mumbai è il centro industriale di ogni genere di produzione, dal tessile al petrolchimico, e detiene il controllo della metà del commercio estero indiano.
Ma, nonostante le sue aspirazioni a diventare una seconda Singapore, la città attrae irresistibilmente i poveri delle campagne e le nuove ondate migratorie continuano a trasformarne il volto, mantenendola in bilico tra i profondi legami con il suo entroterra e il mercato globale internazionale.

Mumbai (मुंबई hindi/marathi:) è una città dell'India ed è capitale dello stato del Maharashtra.
Era conosciuta come Bombay, nome tuttora utilizzato in Occidente.
Mumbai è situata sull'isola Salsette, ad occide.
E' il porto più grande del Paese tra quelli che si affacciano sull'Oceano Indiano Occidentale, grazie al suo grande approdo naturale.
È la sesta città del mondo, con i suoi 13,7 milioni di abitanti senza contare l'area metropolitana e le città satelliti, che totalizzano circa 21 milioni di persone. Mumbai è la capitale economica dell’India e ne ospita alcune delle istituzioni finanziarie più importanti, come la Reserve Bank of India, la Borsa di Bombay, la Borsa Nazionale Indiana e una serie di grandi aziende locali. L’industria cinematografica e televisiva in lingua hindi, popolarmente conosciuta come Bollywood, ha qui il suo centro produttivo e distributivo. Per via delle opportunità economiche che offre, Mumbai ha richiamato e richiama immigrati dall'intera Asia meridionale – generando un forte contrasto di culture, popolazioni e usi in un'area notabilmente estesa, tanto che Mumbai è una delle poche città ad avere un parco nazionale, il Borivali National Park, nei suoi confini cittadini.
Il nome Mumbai deriva da Mumba, il nome indù della dea Mumbadevi, e Aai, che significa madre in marathi. Nel XVI secolo i portoghesi chiamarono l’area Bom Bahia, poi corrotto in Bomaím o Bombaìm e anglicizzato in Bombay all’arrivo degli inglesi. Il nome della città è stato ufficialmente trasformato in Mumbai ma il cambiamento non è stato ancora bene assorbito né in occidente, dove sopravvive il vecchio termine inglese, né da parte della popolazione locale, che chiama tuttora Bombay questa città.

Repubblica Indiana
Bharat Juktarashtra

Superficie: 3.166.414 Km² (3.287.263 Km² con i territori occupati da Cina e Pakistan)
Abitanti: 1.028.610.000
Densità: 324 ab/Km²

Forma di governo: Repubblica federale
Capitale: Nuova Delhi (9.920.000 ab., 13.790.000 aggl. urbano)
Altre città:
Mumbai (Bombay) 12.915.000 ab. (17.370.000 aggl. urbano),
Kolkata (Calcutta) 5.580.000 ab. (14.215.000 aggl. urbano),
Bangalore 4.890.000 ab. (6.685.000 aggl. urbano),
Chennai (Madras) 4.915.000 ab. (7.425.000 aggl. urbano),
Ahmadabad 4.515.000 ab. (5.520.000 aggl. urbano),
Hyderabad 3.950.000 ab. (5.935.000 aggl. urbano),
Pune 2.940.000 ab. (4.755.000 aggl. urbano),
Kanpur 2.930.000 ab. (3.590.000 aggl. urbano),
Surat 2.835.000 ab. (3.210.000 aggl. urbano),
Jaipur 2.325.000 ab.,
Lucknow 2.265.000 ab.,
Nagpur 2.125.000 ab.,
Patna 1.705.000 ab.,
Indore 1.640.000 ab.,
Vadodara 1.490.000 ab.,
Bhopal 1.455.000 ab.,
Coimbatore 1.445.000 ab.,
Ludhiana 1.395.000 ab.,
Kochi 1.355.000 ab.,
Visakhapatnam 1.330.000 ab.,
Agra 1.320.000 ab.,
Varanasi 1.210.000 ab.

Gruppi etnici: Indoari 72%, Melanidi 25%, Mongolidi 3%
Paesi confinanti: Pakistan ad OVEST, Cina, Nepal e Bhutan a NORD, Myanmar (ex-Birmania) e Bangladesh ad EST

Monti principali: Kanchenjunga 8598 m
Fiumi principali: Brahmaputra 2900 Km (totale, compresi tratti cinese e bangalese), Gange 2125 Km (tratto indiano, totale 2510 Km), Godavari 1465 Km, Yamuna 1400 Km, Krishna 1400 Km, Narmada 1310 Km
Laghi principali: Hirakud 1100 Km²
Isole principali: Isole Andamane 6408 Km² (Middle Andaman 1536 Km²), Isole Nicobare 1841 Km² (Great Nicobar 1045 Km²), Laccadive 32 Km²
Clima: Tropicale - temperato
Resort Allestimenti   Hotel  Computer  Last minute  Cotti  Mamilu  
Lingua: Hindi (lingua nazionale), Assamese, Bengali, Gujarati, Kannada, Kashmiri, Konkani, Malayalam, Manipuri, Marathi, Nepali, Oriya, Punjabi, Sanscrito, Sindhi, Tamil, Telugu, Urdu (tutte ufficiali), Inglese
Religione: Induista 82%, Musulmana 12%, Cristiana 2,5%, Sikh 2%
Moneta: 100 Rupia indiana
 

Dove Alloggiare

Ricette Thai

OFFERTA AIR FRANCE:

Volo a/r per l'India
Delhi e Mumbai A partire da 644 €

   

 

 

Brebei